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L'Europa sul tema dell'efficienza energetica

Con efficienza energetica si intende il rapporto tra l'effetto utile ottenuto e l'energia immessa in ingresso: per miglioramento dell'efficienza energetica si intende quindi un incremento dell'efficienza degli usi finali dell'energia, risultante da cambiamenti che possono essere sia tecnologici che comportamentali o economici.

Il quadro comune europeo per promuovere l'efficienza energetica nell'Unione è stabilito dalla direttiva 2012/27/UE, che impone a tutti gli Stati membri la definizione di obiettivi nazionali legati a questa materia, e che consentano di ridurre il consumo energetico del 20% entro il 2020; gli stati possono adottare requisiti minimi più rigorosi per promuovere ciò.

Questo obiettivo in particolare è stato chiaramente aggiornato e a oggi, Ottobre 2023, la direttiva a cui si fa riferimento è la 2023/1791, che oltre a promuovere l'efficienza nell'Unione ha lo scopo di contribuire all'attuazione del regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio e a mantenere la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'Europa, cercando anche di ridurne la dipendenza dalle importazioni di energia. Quest'ultimo regolamento citato istituisce invece il quadro per il conseguimento della neutralità climatica entro il 2050, dove ci si prospetta di azzerare le emissioni nette entro tale data in rispetto dell'accordo di Parigi.

Tornando alla nostra direttiva 1791 del 2023 vediamo che stabilisce norme idonee a: rendere l'efficienza energetica un punto fondamentale di qualsiasi settore, rimuovere gli ostacoli sul mercato dell'energia e a superare i fallimenti del mercato che da sempre frenano l'efficienza nella fornitura, trasmissione, stoccaggio e uso dell'energia stessa. Essa contribuisce inoltre all'attuazione del principio che pone l'efficienza energetica al primo posto, cercando di trasformare l'Unione in una società inclusiva, giusta e prospera, dotata di un'economia moderna, efficiente e autonoma in tema di energia.

Tutti i requisiti sanciti in questa direttiva sono minimi, e nulla vieta agli Stati membri di mantenere o introdurre misure più rigorose, ma che devono sempre rimanere conformi al diritto dell'Unione.

Prestazione energetica nell'edilizia

La prestazione energetica nell'edilizia è regolamentata dalla direttiva 2010/31/UE che contiene varie disposizioni volte a migliorare l'efficienza energetica degli edifici nuovi e degli edifici già esistenti; le disposizioni comprendono requisiti per quanto riguarda:

  • il quadro generale per l'utilizzo di una metodologia per il calcolo della prestazione energetica,
  • l'applicazione di requisiti minimi di prestazione energetica, che stabiliscono che gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a energia quasi zero entro la fine del 2020. Ovviamente questa punto è stato superato e aggiornato con la Direttiva (UE) 2018/844 che ha rimandato al 2030 questo punto, ponendo anche l'attenzione sugli edifici esistenti che dovranno diventare a emissioni zero entro il 2050, con step intermedi per gli immobili residenziali,
  • la certificazione energetica degli edifici o delle unità immobiliari, l'ispezione periodica degli impianti termici, i sistemi di controllo indipendenti per gli attestati di prestazione energetica e i rapporti di ispezione.

Progettazione ecocompatibile dei prodotti

A livello europeo la direttiva 2009/125/CE introduce numerose misure tra cui:

  • le specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia,
  • l'indicazione, tramite etichettatura, del consumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi al consumo energetico che hanno un impatto diretto o indiretto significativo sul consumo di energia. Altre direttive e altri regolamenti definiscono i requisiti per i vari elettrodomestici, mentre l'etichettatura di apparecchiature per ufficio e per pneumatici sono oggetti di regolamenti a parte.

I regolamenti di applicazione coprono un'ampia gamma di prodotti, tra cui apparecchi di riscaldamento, aspirapolvere, computer, apparecchi per il condizionamento, lavastoviglie, prodotti per l'illuminazione, frigoriferi e congelatori, televisori e motori elettrici.

Cogenerazione

La direttiva 2012/27/UE obbliga gli Stati membri a valutare, e comunicare alla Commissione, il potenziale della cogenerazione ad alto rendimento e dei sistemi di teleriscaldamento e teleraffreddamento urbani sul loro territorio, con l'aggiunta di effettuare un'analisi costi-benefici basata sulle condizioni climatiche, la fattibilità economica e la sostenibilità tecnica.

In questo articolo abbiamo cercato di sancire un quadro generale legato all'efficienza energetica cercando di unire insieme le varie normative, e i relativi aggiornamenti, che definiscono gli obblighi e le misure da seguire. Le norme sono soggette a costante aggiornamento dunque, verificate se le direttive qui riportate sono ancora in vigore oppure se sono state modificate nel corso del tempo.

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